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Kathin, l’offerta della tonacaUna tradizione sociale e religiosa

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Kathin, l’offerta della tonaca

La cerimonia che i tailandesi chiamano thod kathin o dono delle tonache consiste per i laici nell’offerta di tonache ad un monastero allo scopo di acquistare del merito. Questa cerimonia di origine indiana, propria alla corrente buddistica theravada, ha luogo durante i due mesi che seguono il khao phansa o ritiro delle piogge, un periodo di tre mesi (luglio-settembre) in cui i monaci restano nei loro templi e si dedicano allo studio ed alla meditazione. D’altra parte, la stessa offerta di tonache, fatta pero’ dalla Casa reale, viene chiamata kathin reale.

Il Chula Kathin

Alla fine del “ritiro delle piogge” ha luogo la cerimonia detta thod kathin o dono di tonache.

Si distinguono due forme di thod kathin : il kathin semplice ed il chula kathin. Quest’ultimo è contraddistinto dal fatto che le tonache offerte debbono essere prodotte nel giro di ventiquattro ore, dalla raccolta del cotone grezzo fino al tessuto tinto, tagliato e cucito. Il kathin semplice si limita invece all’offerta di abiti e di altri regali ad un dato tempio.

Tempo fa la versione chula kathin della cerimonia aveva luogo annualmente in tutta la Tailandia come pure nei paesi circostanti  praticanti il buddismo theravada ; caduta poi in disuso, da alcuni decenni ha cominciato a rivivere in certe regioni. Una delle prime fu il distretto di Mae Chaem, in provincia di Chiang Mai, nella Tailandia settentrionale) ; altre regioni seguirono e la cerimonia viene di nuovo praticata in varie regioni del regno.

Diversi altri regali, come i cesti contenenti oggetti utili per la vita monastica o i biglietti di banca arrangiati su un “albero del denaro”, corredano spesso il dono delle tonache. Insieme alle tonache, le ceste e gli alberi vengono portati al monastero nell’ambito di una grande sfilata popolare, con la partecipazione di tamburi ed altri strumenti. musicali

I mecenati che prendono l’iniziativa di offrire gli abiti per il chula kathin sono generalmente personalità locali socialmente altolocate, in grado di mobilitare un importante numero di volontari per occuparsi delle differenti tappe del lavoro, di nutrirli e di offrire loro da bere.

Il chula kathin è un avvenimento altamente simbolico che permette ad una comunità di consolidare i suoi legami sociali e di vivere la sua fede in modo attivo e festivo.

Svolgimento di una festa del chula kathin

L’iniziativa della cerimonia è presa da un(a), mecenate, e cioè una persona o istituzione che possiede i mezzi finanziari necessari ed è capace di mobilitare i numerosi volontari che vi partecipano. Questo(a), mecenate deve presentare formale domanda di autorizzazione per l’organizzazione del chula kathin all’abate del tempio cui sono destinate le tonache. È d’uso che le autorità locali (governatore della provincia, capo del distretto, ecc.) siano presenti alla cerimonia o vi partecipino.

Innanzitutto, bisogna procedere alla scelta di un giorno propizio per la cerimonia e piantare in anticipo il cotone destinato alla confezione degli abiti, che deve arrivare a maturità il giorno della cerimonia.

La sera precedente la cerimonia, viene organizzato un rito bramanico durante il quale un numero dispari di vergini vestite in bianco raccoglie le capsule del cotone, generalmente seminato nei pressi del tempio. Il cotone raccolto viene presentato all’abate del tempio, il quale benedice le fibre e le consegna alla comunità paesana che si mette al lavoro senza indugio.

Il cotone grezzo è dapprima sgranato e mondato, poi cardato in piccoli cilindri che verranno in seguito filati. Dopo aver avvolto il filo sulle bobine si prepara la catena e si passa il filo nei licci e nei pettini. Poi comincia la tessitura propriamente detta. La tintura può essere applicata in filo o in massa, dopo aver terminato la pezza. Il colorante è naturale : il color zafferano delle tonache viene ottenuto a partire dal frutto dell’albero del pane. Il tessuto cosi’ prodotto viene tagliato e cucito per confezionare una o più tonache per i monaci.

Le operazioni hanno luogo all’interno del tempio e per ogni tappa è previsto un apposito spazio. Il lavoro è eseguito in comune dai membri della comunità paesana, ma il ruolo principale è devoluto alle donne. Delle squadre di cucina preparano il cibo e le bevande per i lavoratori e le lavoratrici, altre squadre si occupano della musica e dei canti tradizionali che accompagnano il lavoro e delle attività ricreative dopo la fine dei lavori, come il lancio di lanterne. Per terminare i monaci organizzano una cerimonia religiosa con la partecipazione dei mecenati e delle persone invitate.

All’indomani la comunità paesana organizza la propria sfilata con tanto di musica e di canti tradizionali. All’arrivo della processione al tempio le tonache confezionate vengono rimesse ai mecenati per essere offerte all’abate.

Il chula kathin si conclude con le preghiere dette dai monaci.

Qui sotto si possono vedere alcune immagini di un chula kathin organizzato dal villaggio di Ban Si Mongkhon, in provincia di Chiang Rai (Tailandia settentrionale), il 23-24 novembre 2012.


Chula Kathin di Ban Si Mongkhon : la cerimonia della raccolta e della tessitura


 

Chula Kathin di Ban Si Mongkhon : la sfilata del dono delle tonache


 

Il Kathin Reale

Esiste anche un’altra forma di kathin che si esprime attraverso una cerimonia reale, in cui le tonache sono offerte ai monaci dai rappresentanti del monarca. Spesso la cerimonia coincide con una Processione delle chiatte reali, Krabuan Phayuhayattra Chonlamak, una tradizione a carattere tanto istituzionale quanto religioso che esiste da 700 anni ed è celebrata a intervalli più o meno lunghi.

La processione riunisce 52 chiatte che sfilano sul fiume Chao Phraya, a Bangkok, dall’imbarcadero reale di Vasukri fino al Tempio dell’Aurora, Wat Arun.

Le chiatte trasportano le tonache e i regali che i commessi del re prevedono di offrire all’abate del tempio all’occasione del kathin.

La sfilata delle chiatte reali

Tra le barche che vi partecipano, alcune possiedono la qualifica di reali :

Suphannahong : è la chiatta reale principale costruita all’epoca di Ayutthaya, verso la fine del XVIII secolo, sotto il regno di Rama I°, fondatore della dinastia Chakri. Fu ricostruita sotto il regno di Rama VI, all’inizio del XX secolo. La prua porta una raffigurazione del capo di Hamsa o Hong (Cigno reale).

La chiatta misura 44,7/3,15/0,90 m e pesa 15,6 t ; il suo equipaggio conta 50 rematori, 2 battellieri, 2 guide, 1 portabandiera, 1 segnalatore, 1 capo nuoto, 7 portatori di parasole reale ;

Narai Song Suwan : rinnovata sotto Rama V, verso 1870, è la seconda chiatta reale. A prua, ostenta un Narai con 4 braccia a cavallo di un Garuda. Le sue misure sono 44,3/3,2/1,1 m e pesa 20 t. Conta lo stesso equipaggio che la chiatta Suphannahong al quale si aggiunge tuttavia 1 cantante ;

Anantanakharat : una prima chiatta con questo nome fu costruita sotto il re Rama III, verso il 1824, e venne rinnovata sotto Rama VI, all’inizio del secolo XX. La prua presenta un Naga reale con sette teste, porta una statua di Budda e un padiglione dove vengono poste le tonache destinate ai monaci del tempio Wat Arun. Le sue misure : 42,95/2,95/0,76 m. L’equipaggio è composto di 72 persone di cui 54 rematori e 3 portatori di ventaglio ;

Anekchatphuchong : fu ricostruita durante il regno di Rama V (Chulalongkorn) verso il 1870;  la chiatta misura 45,40/3,15/1,11 m e pesa 7,7 t, e la prua porta un Naga con varie teste. L’equipaggio conta 75 persone inclusi 61 rematori.

Tra le altre chiatte, le seguenti, menzionate due per due, sono le più note :

Ekachai Lao Thong ed Ekachai Hoen Hao : entrambe sono state costruite sotto Rama I°, all’epoca di Ayutthaya, fine XVIII-inizio XIXe. Il loro ruolo è di rimorchiare la chiatta reale Suphannahong nel caso in cui questa non disponga di un numero sufficiente di rematori. Le prue portano un motivo del coccodrillo mitico Hera ed esse sont dipinte in lacca nera e oro. L’equipaggio conta 44 persone di cui 38 rematori, 1 portabandiera, 4 battellieri e 1 segnalatore ;

Krut Hoen Hed e Krut Tred Trai Chak : costruite sotto Rama III, verso il 1824, sono due chiatte di processione. In prua portano, l’una un Garuda rosso, l’altra un Garuda rosa ; sono dipinte in lacca nera e oro e presentano delle incrostazioni in mosaico. L’equipaggio comprende 41 persone di cui 1 battelliere nella parte anteriore, 2 battellieri sul retro, 34 rematori, 1 portabandiera, 1 segnalatore e 2 capi nuoto ;

Phali Rang Thawiip e Sukriip Khrong Muang : ciascuna di queste due chiatte di processione porta in prua una Khun Krabi (scimmia), l’una di colore verde, l’altra rosso. Costruite sotto Rama I°, fine XVIII-inizio XIX, sono attrezzate con una bocca da fuoco. L’equipaggio di 41 persone conta 34 rematori, 1 battelliere nella parte anteriore e 2 sul retro, 1 portabandiera, 1 segnalatore e 2 capi nuoto ;

Krabi Ran Ron Raap e Krabi Pnab Huang Man : costruite sotto Rama I°, fine XVIII-inizio XIX, queste due chiatte di processione con l’esterno dipinto in nero e l’interno in rosso, portano una decorazione floreale di Pudtaan, una varietà di gelsomino. In prua, portano ciascuna una Khun Krabi (scimmia), rispettivamente nera e bianca ;

Asura Wayu Phak e Asura Paksi : sono due chiatte di processione costruite sotto Rama I°, fine XVIII-inizio XIX, il cui esterno ostenta un motivo di fiori Pudtaan. In prua si vedono un Yak Asur nella parte alta e un uccello sul basso. Sulla prima chiatta lo Yak è di color viola, le mani e i piedi di color indaco ; sulla seconda, lo Yak è viola sulla parte anteriore e verde sul retro, mani e piedi sono di color verde.

L’equipaggio della chiatta comprende 57 persone di cui 40 rematori, 10 tamburi, 1 battelliere nella parte anteriore e 2 sul retro, 1 portabandiera, 1 segnalatore e 2 capi nuoto.

Durante la sfilata, gli equipaggi intonano canti tradizionali che, coi battiti dei tamburi e le grida dei capi nuoto, punteggiano il ritmo dei rematori. I canti celebrano i meriti del re, della processione reale e del fiume Chao Phraya.

I rematori portano abiti tradizionali, rossi, blu, bianchi e verdi. Sono accompagnati da personaggi ufficiali in rappresentanza del re, così come da membri della famiglia reale.

Qui sotto si possono vedere alcune immagini del Kathin reale del 2 novembre 2015.


Chula Kathin reale all’occasione di una processione delle chiatte reali : Bangkok


 

Cosimo Nocera è storico e guida del Museo nazionale di Bangkok. Ha vissuto e lavorato in Italia, Svizzera e in America andina (Perù, Ecuador e Bolivia). Dopo un lungo soggiorno in Asia del Sud-Est, vive attualmente in Svizzera francese.

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